Siamo tutti idioti

“Persona di scarsa intelligenza, stupido, deficiente” così il vocabolario della Treccani definisce il significato del termine idiota, comunicando un’accezione che è nota a tutti coloro che parlano la lingua italiana. Sembrerebbe che non ci sia null’altro da aggiungere se non che, nel corso del tempo, a partire dagli antichi greci, la parola è andata assumendo svariati significati, spesso sorprendenti. Ripercorriamoli brevemente con l’aiuto di un breve saggio di Cesare Colletta, contenuto in un testo molto interessante dedicato alla stupidità e all’idiozia.

Progressivamente, il termine “idiota” ha assunto i seguenti significati, che talvolta sono coesistiti:

  1. Privato cittadino, in opposizione allo Stato. In questa accezione si trova in Tucidide e Platone.
  2. Qualcuno che non ricopre cariche pubbliche, che non fa politica. Erodoto e Tucidide offrono vari esempi di questa accezione.
  3. Suddito, non appartenente alla famiglia reale. Ancora Erodoto.
  4. Soldato semplice (Senofonte).
  5. Laico in opposizione a sacerdote (Bibbia greca).
  6. Uomo qualunque, uomo comune (Platone).
  7. Chi sia sprovvisto di un sapere professionale, profano (Tucidide, Senofonte).
  8. Dilettante (Senofonte).
  9. Ignorante (Menandro, Sesto Empirico).
  10. Infine, l’accezione medico-psichiatrica di “persona affetta da idiozia” ovvero da uno stato di grave insufficienza mentale si trova nel 1690 nel dizionario di un tale Furetiére. Da qui discende, in sostanza, l’accezione odierna più usata di persona stupida

Se volessimo aderire ai significati etimologici del termine “idiota”, potremmo ben dire che siamo tutti idioti nel senso che siamo tutti privati cittadini. Inoltre, pochi di noi si dedicano alla vita pubblica o appartengono a una famiglia reale. Alcuni di noi sono stati soldati semplici. Siamo sicuramente uomini qualunque, almeno la maggior parte di noi e, anche se possediamo conoscenze professionali, siamo sicuramente profani riguardo ad altre discipline. Infine, pochi di noi sono idioti nel senso medico ottocentesco (affetti da un grave disturbo mentale).

Insomma, in base alla storia del termine, siamo tutti idioti per qualche verso, che ne siamo consapevoli o no. Ma è probabile che, se pure ci attenessimo alla sola accezione odierna, troveremmo facilmente almeno una persona ai cui occhi appariamo come dei perfetti idioti.

Non c’è scampo. L’idiozia è una etichetta sempre incombente su di noi.

Fonte

Frescura, V., Papparo, C. F. (a cura di), 2000, Stupidi e idioti. Undici variazioni sul tema, Luca Sossella Editore, Roma, pp. 155-161.

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