Lo sport non è solo gioco

La notizia è del «Corriere della Sera» del 19 dicembre 2021, ma i fatti risalgono a un paio di mesi prima. Il 27 ottobre lo studente di ingegneria indiano Showkat Ahmad Ganai viene tratto in un carcere di massima sicurezza in India con l’accusa di sedizione, reato gravissimo nel paese di Gandhi, istituito dai colonizzatori britannici per punire chi lottava per l’indipendenza del paese. L’accusa? Aver gioito pubblicamente – lui, un indiano – per la vittoria degli acerrimi rivali del Pakistan sull’India ai campionati del mondo T20 di cricket.

Sembra che Showkat Ahmad Ganai si sia limitato, insieme ad altri due studenti, pure tratti in arresto, a scambiare qualche messaggio di gioia su WhatsApp, senza manifestare apertamente il suo “tifo”. Secondo la destra induista, lo studente avrebbe invece lanciato slogan a favore del Pakistan, parteggiando per la squadra degli storici rivali.

Aggiungiamo, come fa notare sempre il «Corriere della Sera», che Agra, la città in cui Showkat Ahmad Ganai studiava, si trova nello stato dell’Uttar Pradesh, governato dall’ultranazionalista Yogi Adityanath, più volte accusato di usare le leggi anti-sedizione per reprimere ogni forma di dissenso nei confronti del governo.

L’episodio dimostra che, contrariamente al luogo comune secondo cui lo sport è solo gioco, calcio, cricket, pallacanestro ecc. possono divenire, in determinate circostanze, veicolo di significati politici, economici, culturali, morali ecc. in modi che non possono essere trascurati.

Nelle retoriche comuni, lo sport sembra essere un mondo arcadico e idealizzato, una monade estranea a tutto ciò che la circonda, un mondo immerso in una reductio ad ludum. Così, quando lo sport si tinge di economia, violenza, politica, razzismo, si dice che “è malato”, come se solo rimanendo gioco potesse essere e rimanere sano.

In realtà, da sempre lo sport è associato a significati non ludici, tanto che possiamo tranquillamente affermare che solo nella società contemporanea, strutturata su una profonda divisione del lavoro, allo sport è riservata una dimensione solo, almeno idealmente, giocosa.

Fatti come quello di Showkat Ahmad Ganai dimostrano, invece, che, ancora oggi, lo sport tende a travalicare i confini ricreativi che di solito gli riserviamo, impattando direttamente su molteplici dimensioni della vita quotidiana.

Per una discussione più approfondita di questo luogo comune in riferimento al calcio, rimando al primo capitolo del mio Hanno visto tutti! Nella mente del tifoso, pubblicato da Meltemi.

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