Belonefobia, virus e tripanofobia

Al curioso a cui interessasse conoscere l’elenco dei possibili effetti collaterali del vaccino antiCovid-19 (qualsiasi sia la casa produttrice) potrebbe capitare di imbattersi, tra l’altro, nei seguenti: dolore momentaneo, da lieve a moderato, arrossamento e/o prurito transitori, sensazioni di stanchezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari o articolari, febbre transitoria, diarrea.

Si tratta, come è noto, di sintomi comuni, praticamente, a tutti i vaccini, ma che, nelle narrative dominanti vengono enfatizzati e ripetuti con toni iperbolici e secondo la retorica della singolarità, quasi fossero abnormi e specifici solo del vaccino antiCovid-19. Non solo. Effetti come il dolore da puntura sono spesso presentati con ansia e preoccupazione, conferendo, dunque, al vaccino del momento un’aura angosciosa, conseguenza della quale – è facile sospettarlo – potrebbe essere il sorgere di effetti psicogeni superiori alla norma. Non è un caso che, in associazione alla vaccinazione, siano state registrati svenimenti, iperventilazione, reazioni correlate allo stress, reazioni legate all’iniezione con ago. È stato addirittura suggerita l’adozione di precauzioni per “evitare lesioni da svenimento”.

Tra i sintomi psicogeni più rimarcati non potevano mancare belonefobia e tripanofobia, termini etimologicamente greci che rimandano a una fobia, più o meno grave, nei confronti di aghi, spilli, siringhe, coltelli, seghe, pezzi di vetro, ecc., ossia qualsiasi tipo di oggetto in grado di provocare fuoriuscite di sangue.

Belonefobia e tripanofobia sono termini rari, conosciuti da una manciata di persone. Per una legge non scritta del contagio sociale, è probabile che i due termini saranno utilizzati sempre di più in questa epoca vaccinale, fino a diventare – non me ne meraviglierei – parole diffuse e comuni, un po’ come “lockdown” e “distanziamento sociale”.

La loro temerarietà è direttamente proporzionale all’origine veterogreca che si portano appresso, sintomo del fascino dell’orrido semantico altrui che condiziona le nostre vite da tempo immemorabile. Non a caso impazzano sul web video di persone che esitano, piangono, svengono o si raccapricciano di fronte all’ago vaccinale.

Sul panico morale legato al coronavirus, sto per pubblicare un piccolo scritto per i tipi della Homeless Book. A presto con nuove informazioni sul testo.

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