Accusato di corruzione per un errore di traduzione

La notizia è davvero ghiotta per gli appassionati di errori di traduzione dalle conseguenze disastrose. Secondo L’Adige.it dell’8 maggio 2019, che riprende la notizia dalla «Tiroler Tageszeitung», un cittadino italiano, di professione cuoco, residente in Alto Adige, è accusato di tentata corruzione a Innsbruck, in Austria, per una vicenda grottesca.

Trovato in stato di ebbrezza alla guida della sua macchina durante un controllo in Tirolo durante l’estate del 2018, e multato per 900 euro, il cuoco, non conoscendo né il tedesco né l’inglese, avrebbe tentato di comunicare con i  poliziotti austriaci che lo hanno fermato utilizzando Google Translate. Secondo gli agenti, l’uomo avrebbe scritto: «Io pago bene», traduzione che è stata, appunto, interpretata dagli agenti come un tentativo di corruzione. Secondo il cuoco, invece, il messaggio sarebbe stato «Lo pago ben» ovvero una mera dichiarazione di essere disponibile a pagare la multa, forse distorta dal programma di Google.

I giudici di Innsbruck sono ora impegnati a dirimere la vicenda che, in un certo senso, vede imputato anche Google Translate e la sua effettiva capacità di mediare linguisticamente in situazioni di difficoltà come questa.

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