Offendere con le etimologie

Offendere può forse essere fonte di soddisfazione, soprattutto se l’offeso è una persona particolarmente diosa. Espone, però, inevitabilmente a malumori, ripicche, volgarità, possibili escalation, conseguenze penose. Insomma, è un’attività piuttosto rischiosa.

Un rimedio potrebbe essere ricorrere alle etimologie. Quando ingiuriate, non impiegate immediatamente quella parola, tanto efficace quanto compromettente, ma volgetela nella sua etimologia. L’esito sarà forse meno forte, ma più appagante. L’altro potrà non rendersi conto dell’offesa ricevuta, ma in voi rimarrà l’intimo piacere di aver raggiunto lo scopo senza generare conseguenze irreparabili.

Facciamo qualche esempio.

“Tamarro”, per designare una persona rozza e volgare, potrebbe indurre un certo risentimento nell’altro. Sapendo però che il termine deriva dall’arabo tammar ‘venditore di datteri’, da tamr, ‘dattero’, provate a usare “venditore di datteri” nel rivolgervi al vostro stimatissimo oltraggiando. Lui (o lei) non capirà, ma il vostro compiacimento sarà comunque roba da raffinati.

“Imbecille” è una parola che può giustamente suscitare sdegno e livore. La sua etimologia, dal latino imbecillis, composto da in “senza” e baculum “bastone”, può venirvi in soccorso. “Sei proprio uno ‘zoppo’” o “Guarda quel ‘senza bastone’” potrebbero essere sufficienti a scaricare la rabbia nei confronti di chi si comporta da vero imbecille.

“Cretino” viene dal provenzale crétin ‘cristiano’ ed è un caso etimologico abbastanza interessante. Chiamare qualcuno “cristiano” invece che “cretino” potrebbe indurre l’offeso a travisare le vostre intenzioni, ritenendole addirittura positive. E qui la soddisfazione potrebbe essere perfino maggiore, a meno che l’altro (o l’altra) non siano atei inferociti.

“Meretrice”, ovvero “prostituta”, è una voce dotta che deriva, in ultima analisi, da mèretrix “prostituta”, che viene da merère “meritare, guadagnare”. “Meritevole” potrebbe essere un modo sofisticato per designare chi vende il proprio corpo per denaro.

“Rimbambire”, infine, secondo una ipotesi significherebbe etimologicamente “tornare bambini”. Provate a rivolgervi a qualcuno definendolo “bambino di ritorno”. Rimarrà senz’altro sconcertato (o sconcertata), ma voi gongolerete sapendo bene che cosa intendete dire.

Il gioco potrebbe continuare. Consultando un buon dizionario etimologico, è possibile imbattersi in tante altre interessanti etimologie oltraggianti.

Qualcuno potrà obiettare che si tratta di un ripiego troppo raffinato e che, a volte, bisogna scaricare addosso all’altro tutta la potenza irriverente di una vera parolaccia.

Non sono d’accordo. A volte, un atteggiamento cerebrale è fonte di benessere almeno pari a quello che prova chi ricorre alle volgarità più crasse.  

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