Deliri scientifico-patriottici

All’indomani dello scoppio della Prima guerra mondiale, il medico francese Edgar Bérillon fu autore di uno studio (E. Bérillon, Bromidrose fétide de la race allemande, Paris, 1915) destinato a una certa celebrità. Lo studio intendeva  dimostrare su basi “scientifiche” che i tedeschi erano aggressivi e violenti per ragioni fisiologiche e che il loro bellicismo era spiegabile con la loro indefettibile natura animale. In particolare lo studio «sosteneva che le origini della violenza dei tedeschi dovesse essere rintracciata anche nella loro specifica morfologia anatomica, caratterizzata dallo sviluppo sproporzionato dell’intestino. Ciò non solo provocava un inconfondibile fetore che emanava dai soldati tedeschi, ma soprattutto “turbe digestive” che, a loro volta, come nei tori o nei rinoceronti, generavano scoppi d’ira incontrollabile» (Angelo Ventrone, Il nemico della nazione e la ricerca di una “nuova politica”, in Labanca, N., Zadra, C. (a cura di), 2011, Costruire un nemico. Studi di storia della propaganda di guerra, Edizioni Unicopli, Milano, pp. 20-21).

Più precisamente, i tedeschi, secondo Bérillon, «soffrendo di bulimia, erano affetti da insufficienza renale, e utilizzavano la pelle come terzo rene […] questo fatto dimostrava che la razza tedesca tra tutte era la più vicina allo stato di animalità, poiché le bestie in situazione di pericolo o di collera aumentano la produzione delle ghiandole a secrezione maleodorante» (Gusman, A., 2004, Antropologia dell’olfatto, Laterza, Roma-Bari, p. 53).

Lo studio di Bérillon è oggi considerato un “delirio scientifico-patriottico”, una forma di pseudo-scienza a scopo propagandistico. Lo scopo, infatti, era di “animalizzare” il nemico il più possibile in modo da facilitare le azioni di guerra contro di esso. Una strategia propagandistica che oggi ben conosciamo e di cui soffriamo ancora le conseguenze: basta pensare a come sono ancora oggi considerati gli arabi dopo un decennio di propaganda americana anti-araba. Non ce ne accorgiamo, ma questi sottili meccanismi persuasivi sono  costantemente all’opera. La prossima volta che qualcuno vi parla di un gruppo sociale o di un popolo come se fossero bestie immonde, fate attenzione. Non si tratta solo di una menzogna, ma di un atto di propaganda!

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Una risposta a Deliri scientifico-patriottici

  1. giuseppe vella scrive:

    Avviene anche in piccolo.

    Attenti ai polemici!!! (è una frase che spesso un capo dice per isolare quelli che pensano diversamente da lui)

    I meridionali non si lavano!!! (è un refrain per evidenziare una superiorità localistica)

    Lo scadere della politica fa aggregare consensi non più su grandi temi di natura ideologica ma utilizza piccole miserie come elementi di propaganda di idee malsane.

    Mala tempora currunt

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