Un errore di traduzione e gli Illuminati sono realtà

L’attentato terroristico alla sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, avvenuto il 7 gennaio 2015 e costato la vita a dodici persone e il ferimento a undici, è una delle tragedie destinate a essere ricordate nella storia europea con maggiore sgomento e raccapriccio. Ciò soprattutto perché l’attacco non ha preso di mira solo delle persone, ma il diritto alla libertà di espressione che rappresenta uno dei capisaldi dei moderni regimi democratici occidentali.

Non è un caso che sia le cerimonie commemorative dell’evento sia le dichiarazioni dei principali esponenti politici d’Europa e del mondo abbiano menzionato questo punto. Non è mancato, però, chi, a causa di uno smodato atteggiamento cospiratorio, ha voluto vedere nei fatti di Parigi la prova dell’esistenza di una potentissima società segreta – gli Illuminati – il cui scopo sarebbe addirittura il raggiungimento di un nuovo ordine mondiale grazie ad astute manovre sovversive sotterranee (tra cui, naturalmente, attentati terroristici abilmente guidati). Secondo i cospirazionisti, la testimonianza ultima della correttezza di questa interpretazione sarebbe stata fornita dallo stesso presidente francese Francois Hollande in un discorso trasmesso dalla televisione nazionale francese il 9 gennaio 2015.

Nel video, si sente Hollande dire in francese: “Coloro che hanno commesso questi atti: quei terroristi, quegli illuminés, quei fanatici…”. Ora il termine illuminés in francese è un termine polisemico perché può significare “illuminati”, ma in questo contesto, più ragionevolmente vuol dire “esaltati, fanatici, visionari”, come rivelerebbe qualsiasi dizionario di francese. Dopo la dichiarazione, però, ha cominciato a circolare sul web un video in lingua inglese che attribuisce al termine illuminés, usato dal presidente francese, un significato ben più inquietante. Secondo il video, Hollande avrebbe indicato “chiaramente” negli Illuminati la matrice dell’attentato terroristico al giornale satirico francese Charlie Hebdo, alludendo dunque al piano di riordinamento del mondo ordito dalla misteriosa organizzazione segreta. In realtà si tratta di un grossolano errore di traduzione dagli effetti risibili, se non fosse che qualcuno l’ha preso tremendamente sul serio. Del resto, come fa notare l’esperto smascheratore di bufale Paolo Attivissimo «se davvero Hollande avesse voluto denunciare il ruolo della società segreta degli Illuminati nella strage di Parigi, non l’avrebbe certo fatto semplicemente citandone distrattamente il nome in un discorso per poi passare oltre».

L’episodio è anche sintomatico di una delle caratteristiche più consolidate della mentalità cospirazionista che, dietro ogni elemento, intravede un appiglio per le proprie interpretazioni, per quanto forzate e improbabili esse siano. Anche se l’elemento in questione è costituito da un errore di traduzione.

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