Focare e pareidolie

Tra le tante pareidolie sacre che abbagliano i nostri occhi italioti, ha riscosso una discreta popolarità di recente la foto che vedete qui sopra, scattata durante la Focara – termine dialettale salentino che sta per falò di legna da ardere – di Novoli – comune del leccese – intorno alle 2 del 17 gennaio scorso. A destare meraviglia, il volto che si intravvede tra il fumo che ritrarrebbe il santo eremita di origine egiziana Antonio Abate. Il “volto”, come spesso accade, è in realtà vago, ma i locali giurano che la somiglianza con il santo patrono del comune è straordinaria. Tranne che le raffigurazioni dell’anacoreta egiziano non sembrano ricordare ciò che i novelesi dicono di vedere. In ogni modo, la pareidolia ci insegna che ciò che percepiamo dipende anche da fattori culturali. Di conseguenza, un abitante di Novoli vede un santo lì dove un musulmano vede Maometto o Allah. La notizia è stata pubblicata dal Messaggero e ripresa da BUTAC. Non perché sia una bufala, ma perché qualcuno già comincia a parlarne come di un miracolo (moltiplicato per mille dagli immancabili social).

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