Pareidolia a Secondigliano

Ennesimo episodio di pareidolia nel sud Italia. A riportare la notizia, un articolo del Mattino del 27 settembre 2013, che fornisce i dettagli dell’episodio. Sul tronco di un albero di via Monte Faito, nel rione Berlingieri, a Napoli, un uomo nota, poco dopo le 17:00 del 26 settembre, un’immagine che ricorda, a suo dire, Padre Pio. L’uomo, un residente, segnala il fatto ad altre persone. Nel giro di poche ore, una folla di curiosi, subito battezzati “fedeli” e forniti di smartphone e telecamere, si assiepa nei pressi dell’albero, sul quale, dalle foto, è leggibile un foglio di carta con su scritto “Vietato toccare. Grazie”. La fonte riporta anche il commento di una donna: “È un segnale per il nostro quartiere dove troppo spesso succedono cose brutte, vuole dire che lassù ci sono vicini”. La stessa donna provvede a mettere un fiore sotto l’immagine e il cartello “vietato toccare”. Altre persone delimitano l’albero con nastro adesivo in funzione protettiva. 

A leggere questi articoli si ha l’impressione che sia davvero facile dar vita a un episodio di pareidolia sacra. Basta una immagine ambigua, qualcuno che grida al miracolo (chiamiamolo “imprenditore pareidolico”), una folla più o meno incline a credere e disposta, comunque, a dare un senso all’accaduto (“È un segnale per il nostro quartiere”), la presenza indispensabile della stampa, di smartphone e telecamere che, in pochi minuti, rilanciano la notizia in tutto il mondo, legittimandone la veridicità. Alla fine, pochi sono convinti che l’episodio sia davvero sacro. Ciò che importa è la formazione di quello che potremmo definire un flash mob pareidolico che dà ai residenti un’illusione di solidarietà, presto dissolta nel giro di poche ore. Questi fenomeni ci dicono molto sulla fenomenologia del sacro oggi, ormai soggetta alle stesse leggi della spettacolarizzazione e dell’effimero di qualsiasi altro evento newsworthy. Perché in fondo Padre Pio è una icona pop al pari di Madonna e Lady Gaga. Anche se con qualche anno in più. E poi, perfino i suoi miracoli hanno una scadenza.  Da immortalare su uno smartphone prima di uscire a farsi una pizza. Buon appetito.

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