Mancini, mongoloidi e altri mostri. Cinque casi di costruzione sociale della devianza

mancini, mongoloidi e altri mostri

Qual è l’origine dei mongoloidi? Perché un tempo i mancini erano considerati più inclini a commettere delitti? Come è possibile che la ricerca della libertà possa essere il sintomo di un disturbo mentale? Gli psicopatici sessuali esistono da sempre? I fumetti sono la causa principale della delinquenza giovanile?

Questi casi sono affrontati nel mio ultimo libro, Mancini, mongoloidi e altri mostri. Cinque casi di costruzione sociale della devianza, pubblicato dalle Edizioni Melagrana.

Le società umane costruiscono da sempre “mostri” per confermare l’idea che esse hanno di “normalità”. Senza mostri, le società non potrebbero vivere. Per essere e sentirci normali, abbiamo bisogno dell’aberrante, dello strano, del diverso. Ieri come oggi. Come spiegare ad esempio la proliferazione di mostri anche nella nostra epoca? Pensate alla “maestra d’asilo che maltratta i bambini a lei affidati”, al “pedofilo”, al “femminicida”, al “terrorista della porta accanto”. Mostri, dunque, senza i quali non potremmo mai trarre un sospiro di sollievo per dirci “sani”.

Questo libro espone i meccanismi attraverso cui le società costruiscono i mostri esaminando cinque casi un tempo famosi. A conclusione di ogni capitolo, la traduzione in italiano di importanti articoli di criminologi, medici, psichiatri, sociologi che hanno segnato il “battesimo” dei mostri di cui si parla. Un testo unico nel suo genere che vi farà vedere il mondo in modo diverso e che contiene una lezione morale tacita: non create mostri per sentirvi normali!

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